Tutoriale della pratica basata sull’evidenza: come scrivere il report di un caso clinico

I report di casi clinici, o case report, possono essere utilizzati a scopo didattico, in quanto forniscono una quantità enorme di informazioni cliniche grazie ad una preziosa lezione derivante dalla pratica, possono descrivere un dilemma diagnostico o terapeutico oppure dare importanti informazioni in caso di eventuali reazioni avverse dovute ad una particolare tipologia di trattamento. Possono inoltre suggerire la necessità di un cambiamento nella pratica o indurre a pensare in termini di diagnosi o prognosi.
I case report non possono però dare suggerimenti riguardo a variazioni di intervento o prevenzione perché per questo sono necessarie evidenze ancora più solide.

E’ un peccato che nella gerarchia dell’evidenza i case report vengano posizionati nel livello più basso nonostante molti professionisti ritengano che essi forniscano una grande quantità di informazioni utili.
Questa opinione era stata espressa da Brodell (2000) che affermava: “In questa epoca di studi dei risultati e di medicina basata sull’evidenza, il valore dei report sui casi clinici, l’intuizione del medico, e la serendipità (= scoprire casualmente e in modo imprevisto un fenomeno d’importanza fondamentale durante prove o esperimenti – NdT) sono spesso trascurati.

L’intero mondo scientifico ha le radici nell’osservazione, e i medici “full-time” si trovano nella posizione ideale per osservare i casi atipici, sviluppare spiegazioni razionali per i risultati e seguire i progressi per accertare la validità delle loro ipotesi.” I risultati raccolti nei case report, pertanto, possono fornire le basi di ricerca per studi futuri che porteranno a trattamenti basati sull’evidenza.

Tutoriale pubblicato dal National Council for Osteopathic Research
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