L’intuizione del gesto in Osteopatia
Gli allievi chiedono perchè nella nostra scuola di osteopatia non siano permesse registrazioni video mentre l’insegnante esegue la tecnica.
L’apprendimento della tecnica è il fine ultimo, limitativo e limitante, di quell’allievo che ancora non ha compreso il significato del messaggio del maestro.
Durante i sei anni del corso di formazione in osteopatia l’insegnante consente che gli allievi più e più volte sbaglino nell’esecuzione delle tecniche e nella focalizzazione dell’obiettivo.
Non si diventa osteopati guardando in video la gestualità del maestro ma allenando quotidiananmente la mano, sbagliando, ricominciando e ripetendo daccapo.
E’ fondamentale la peculiarità di questo allenamento che si basa semplicemente sulla ripetizione del gesto.
La mano dell’osteopata si educa dopo aver ripetuto milioni di volte la gestualità della tecnica.
L’insegnante sa che l’allievo diventerà osteopata quando prenderà coscienza dell’importanza della mano, della presenza, del gesto e dell’esecuzione della tecnica con la finalità di raggiungere l’obiettivo che è il benessere del paziente.
La mano è l’intenzione che si proietta nello spazio.
Nel momento in cui l’osteopata muove la sua mano verso il paziente non può far altro che accompagnarla senza paura in direzione dell’obiettivo, della priorità disfunzionale. Le sue dita non devono trattenere la tensione che ha preceduto la scelta del gesto durante la fase anamnestica.
Il gesto si esplica con un’azione.
Il gesto è sicuramente la forma di comunicazione più immediata e rivelatrice di ciò che siamo, della nostra essenza.
Poichè nel gesto è insito un significato, e la professione osteopatica utilizza principalmente la gestualità, è fondamentale che l’allievo perfezioni il gesto, pensi ai dettagli, apprenda le tecniche fino a che non diventino intuitive. In questo modo, dopo tanta pratica, non si soffermerà più a “pensare” quali siano i movimenti necessari perchè entreranno a far parte della sua esistenza.
Non si tratta di routine.
Solo chi conosce l’importanza dell’allenamento può comprendere come una stessa gestualità possa avere intensità/tempistica/modalità differenti nell’azione.
Un’azione è la manifestazione di un pensiero.
I moti dell’animo sono alla base dell’intuizione che si esplica nella tecnica.
L’intuizione nell’esecuzione della tecnica è il risultato dell’allenamento quotidiano alla ripetizione del gesto fino al momento in cui non è più necessario pensare a ciò che si sta facendo.
E’ questo il segreto per non aver paura di sbagliare.
Si diventa osteopati quando mentalmente si raggiunge la priorità disfunzionale prima che la mano tocchi il corpo del paziente.
Solo quando l’osteopata è in una posizione di equilibrio, con la coscienza attenta tipica di uno spirito libero e la necessaria solitudine interiore, il movimento che scaturisce dal suo gesto è perfetto.
Non appena l’allievo raggiungerà lo status di mente libera, serena, avulsa da paure, e la coscienza ed il corpo diventeranno una cosa sola, la sua mano sarà in grado di dirigersi come una freccia verso il bersaglio ed egli, ormai osteopata, di eseguire la tecnica perfetta.
Osteopata