Augurio per i D.O. CRESO 26.02.2011

La prima cosa che mi piacerebbe dire è grazie.
In realtà avrei dovuto dire a voce ciò che sto scrivendo ma ero troppo emozionata per parlare e quindi ho pianto.
Mi sono chiesta cosa avrei desiderato sentire alla mia cerimonia di laurea e quali importanti lezioni avessi imparato da quel giorno ad oggi e ho trovato due risposte.
In questo 26 febbraio in cui ci siamo riuniti per celebrare il vostro successo accademico mi piacerebbe parlarvi dei benefici del fallimento e dell’importanza dell’immaginazione.

 

Guardando indietro, a quando mi ero appena laureata in Osteopatia e avevo definitivamente lasciato un lavoro sicuro, di ruolo, statale, in nome di una professione che solo 1% degli italiani aveva sentito solo nominare, ciò di cui avevo più paura non era la povertà, la pensione che non avrei mai avuto ma il fallimento.
Potreste essere guidati dalla paura del fallimento tanto quanto dal desiderio del successo.
E in effetti la concezione del fallimento non è così lontana dall’idea del successo della media delle persone che hanno raggiunto una vetta accademica.
Alla fine, tutti dobbiamo decidere da soli ciò che rappresenta un fallimento anche se il mondo è abbastanza ansioso di darvi una gamma di criteri ma solo se voi lo permetterete.

Perché parlare dei benefici del fallimento?
Perché fallire vuol dire spogliarsi dell’inessenziale.
Vuol dire smettere di fingere di essere qualcun’altro se non voi stessi ed iniziare a indirizzare tutte le energie verso la conclusione dell’unica professione che per voi dovrà avere importanza con la determinazione di riuscire in un campo a cui credete profondamente di appartenere da oggi.

Una certa dose di fallimento nella vita è inevitabile.
È impossibile vivere senza fallire in qualcosa, a meno che non viviate in modo così prudente da non vivere del tutto e, in questo caso, avrete fallito in partenza.

Sbagliare vi darà quella sicurezza interiore che nessun esame superato potrà mai darvi.
Sbagliando imparerete cose su voi stessi che non avreste mai imparato in altro modo.
Scoprirete che avete una volontà forte e più disciplina di quanto avreste mai pensato.

Sapere che vi rialzerete più saggi e più forti dalle cadute significa che sarete, da oggi in poi, sicuri della vostra capacità di sopravvivere.
Non conoscerete mai voi stessi e la forza dei vostri legami fino a quando entrambi non saranno provati dalle avversità.
Una tale conoscenza è un vero dono.

Tutto ciò che ho vinto nella sofferenza, per me ha più valore di ogni altra qualifica abbia mai guadagnato.
Avendo una macchina del tempo direi alla Fabiola di 3 anni che la felicità personale si trova nel sapere che la vita non è una lista di cose da raggiungere o in cui avere successo.
Le qualifiche, il CV, non sono la vostra vita, sebbene possiate incontrare molte, troppe persone della mia età e oltre, che confondono le due cose.
La vita è bellissima perché è difficile, è complicata, è oltre la possibilità di essere totalmente sotto controllo.
E’ l’umiltà di sapere che sarete capaci di sopravvivere alle sue sfide.

Accanto al fallimento riveste per me eguale importanza il potere dell’immaginazione, anche ma non solo per la parte che essa ha giocato nel ricostruire la mia vita.
Sebbene difenda le storie a lieto fine fino all’ultimo respiro, ho imparato a dare valore all’immaginazione in un senso più ampio.

L’immaginazione non è solo la capacità unicamente umana di prefigurare ciò che non c’è, e quindi la fonte di tutte le invenzioni e le innovazioni.
L’immaginazione è il potere che ci rende capaci di empatia con gli altri esseri umani le cui esperienze non abbiamo mai condiviso.
Ogni giorno “vedo” con più evidenza i mali dell’umanità che affliggono gli stessi esseri umani per ottenere o mantenere il potere.
Diversamente da ogni altra creatura su questo pianeta, gli esseri umani possono imparare e capire, senza avere esperienza diretta. Possono immedesimarsi nella mente delle altre persone, immaginarsi al posto degli altri.

Naturalmente questo è un dono, come la magia, che è moralmente neutrale.
Si può usare una tale abilità per manipolare, o controllare, oltre che per capire o condividere.

E molti preferiscono non esercitare affatto la propria immaginazione.
Scelgono di rimanere comodamente nei confini della loro esperienza, mai turbati dal chiedersi come si sentirebbero ad essere se non se stessi.
Possono rifiutare di sentire urla o di guardare nelle prigioni delle anime.
Possono chiudere le loro menti e il cuore alla sofferenza che non li tocca personalmente.
Possono rifiutare di sapere.

Potrei essere tentata di invidiare le persone che vivono in quel modo, eccetto che penso che scegliere di vivere in spazi ristretti possa portare all’agorafobia e quindi ad altre forme di terrore.
Penso che una persona ostinatamente priva di immaginazione veda più mostri.
Quelli che scelgono di non condividere le emozioni possono rivelarsi veri mostri.
Pur non commettendo mai un’azione malvagia possono favorirla attraverso l’apatia
.

Come scrive Plutarco “ciò che otteniamo nel nostro intimo cambierà la realtà esterna”.
Questa è un frase sorprendente.
Esprime il nostro inspiegabile legame con il mondo esterno, il fatto che possiamo influenzare la vita delle altre persone semplicemente esistendo.

E chi più di voi, laureati in Osteopatia di CRESO in questo 2011, potrà influenzare le vite degli altri?

La vostra intelligenza, la vostra capacità di lavorare, l’educazione che avete meritato e ricevuto, vi mette in una situazione unica e vi dà eccezionali responsabilità.

Anche la vostra specializzazione, l’Osteopatia, vi rende diversi.

Il modo in cui vivete, il modo in cui lavorate, il modo in cui protestate per ottenere il vostro, il nostro diritto ad essere professionalmente riconosciuti hanno un impatto oltre i vostri confini.
Questo è da oggi il vostro privilegio e il vostro onere.

Se sceglierete di usare il vostro status per alzare la voce a favore di coloro che voce non hanno, se sceglierete di identificarvi non solo con i potenti ma con i deboli, se conserverete la capacità di immaginarvi nella vita di coloro che non hanno i vostri vantaggi, allora non saranno solo le vostre famiglie a ringraziare per la vostra esistenza, ma centinaia di persone la cui realtà avrete aiutato a trasformare in qualcosa di meglio.

Non abbiamo bisogno della magia per trasformare il mondo.
Tutto il potere di cui abbiamo bisogno è già dentro di noi: abbiamo il potere di immaginare le cose come migliori.
Vi auguro tutto il bene possibile per la vostra vita.

Fabiola Marelli
Osteopata D.O. mROI

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